domenica 30 aprile 2017

"Stella"



"Stella" è un film autobiografico. Nel 2008 è stato scritto e diretto da Sylvie Verheyde. 
La storia si svolge in Francia, precisamente a Parigi, nel 1977.
La protagonista è una ragazzina di 11 anni, Stella. Questo' ultima vive con i genitori, i quali gestiscono un bar, nella zona dei quartieri operai della capitale francese. 
Stella è abituata a passare il suo tempo con i clienti del bar, che sono per lo più persone disadattate o alcolizzate.
La protagonista viene ammessa a frequentare il primo anno di una prestigiosa scuola media. In questo istituto si trova come un pesce fuor d' acqua, infatti tutti i suoi compagni sono figli di persone benestanti. Si sente diversa dagli altri, fino a quando non conosce Gladys, la prima della classe, figlia di ebrei argentini, ed amica di Stella  per errore e per fortuna. Stella è cresciuta con i testi del juke-box, sapendo tutto sul calcio, su come si fanno i bambini, ma riguardo alle cose davvero importanti non è molto preparata, infatti lei stessa si considera una schiappa. Inizialmente la protagonista è demotivata, non le piace la scuola, finge di impegnarsi, ed i suoi voti lo dimostrano, sono pessimi e Stella rischia la bocciatura. I suoi genitori non le sono d' aiuto,  non prestano molta attenzione alla sua educazione, non sanno neppure che classe frequenta. L'amica Gladys riesce a motivare Stella. Stella stando in compagnia di Gladys, comprende quanto sia importante impegnarsi a scuola e farsi una cultura generale del mondo che la circonda. Inoltre, Stella scopre la  bellezza dell' amicizia. Alla fine dell' anno scolastico, grazie ai molti aiuti proposti da Gladys, Stella riesce ad essere promossa e a mostrare quanto vale. 
Secondo me, questa storia insegna molto. Infatti si capisce che grazie agli amici o comunque a qualcuno che ci motiva, si possono ottenere ottimi risultati.




venerdì 28 aprile 2017

Il cristianesimo e la filosofia

Nel II secolo si assiste alla nascita delle cosiddette "Scuole cristiane".
Quest' ultime sono centri educativi, nella quale vengono insegnate  la dottrina cristiana ed alcuni elementi che riguardano la filosofia greca. 
Nelle scuole cristiane si trattano conferenze su temi religiosi e vengono insegnate le 7 arti liberali, che sono:
-Grammatica
-Logica
-Retorica
-Aritmetica
-Geometria
-Musica
-Astronomia
Tramite lo studio della Parola di Dio, cioè la Bibbia, con il Catecumenato, si educa al Cristianesimo, preparando al battesimo e all' ingresso nella comunità (dei credenti appunto).
Il catecumenato si articola di due livelli formativi, quello per gli "incipienti" e quello per i "competenti". A questo punto, compare la figura del Sacerdote, il quale ha un compito educativo.
Oltre alle Scuole cristiane, nascono poi anche le "Scuole superiori di teologia". Nella successione dei cicli di istruzione, riveste un ruolo fondamentale, il "battesimo", che è una testimonianza pubblica di fede.
Inoltre, la Patristica, è un confronto con il Neoplatonismo e lo Stoicismo.
Vi sono anche molti dibattiti dottrinario filosofici, che influenzano il modo di intendere l' educazione e la pratica didattica. A questo proposito, il maestro (umano) viene considerato solo come  uno stimolo affinché l' uomo scopra dentro di sé il "maestro interiore".

La prima educazione cristiana e l' importanza dei fanciulli

L' educazione cristiana è basata sul rapporto personale, ed è una educazione informale, che viene portata avanti dai "Padri apostolici".
Nel II secolo, ci troviamo davanti alla difesa del cristianesimo da parte dei "Padri apologisti".
L' educazione è rivolta a tutti: ricchi e poveri, adulti e più piccoli, donne e uomini.
Il messaggio che Cristo trasmette, porta salvezza e tratta l' amore. L' amore per gli altri e per Dio.
L' obiettivo di questa educazione è un perfezionamento continuo, ecco perché nascono le "guide", ossia:
-Cristo
-gli Apostoli
-i Sacerdoti

Per Cristo i bambini sono un esempio da seguire, bisogna "farsi simili a loro".
Secondo Cristo, i cuori dei fanciulli sono più puri.
Ricapitolando, l' educazione cristiana è rivolta a tutti, è incentrata sul tema dell'amore per il prossimo, e riconosce la specialità dell' infanzia.

Cristianesimo ed educazione: la salvezza dell' anima



Il cristianesimo diventa la nuova religione ufficiale dell' Impero romano. La Chiesa cristiana, per il popolo, è molto importante. Nascono anche i monasteri.
Il cristianesimo ha una vocazione pedagogica, infatti l' educazione cristiana si basa sui Vangeli e sulla figura di Cristo. I Vangeli sono incentrati su Cristo. Fondamentale in questo tipo di educazione è l' imitazione di Cristo, il quale ha accettato la sofferenza ed il dolore in nome del Padre.
Inoltre, Cristo insegna tramite "parabole" con lo scopo di farsi capire da tutti.
Le parabole sono racconti didascalici che trattano esempi concreti.
Riassumendo, perciò si può notare che la pedagogia del cristianesimo fonda le sue radici nell' imitazione di Cristo, nell' utilizzo di parabole e nell' insegnamento mediante esempi.




giovedì 20 aprile 2017

I sofisti e la nascita della paidéia

Sotto la guida di Pericle, nel V secolo, Atene raggiunge il vertice del suo splendore, sia in campo culturale che politico.
La città è il luogo di attività dei più famosi personaggi della cultura greca del tempo: Socrate e Platone, i due sofisti.
La parola "sofista" che tradotta vuol dire "colui che sa usare il tempo", indica i primi insegnanti a pagamento dei futuri politici.
I sofisti hanno l' intenzione di insegnare un nuovo tipo di areté, l' areté politica. Quest' ultima è la tecnica con cui un uomo del mondo politico può sostenere pubblicamente le proprie tesi, sconfiggendo quelle altrui.
Questa nuova virtù, consiste nella capacità dialettica e retorica, ossia nell' arte del linguaggio.
Oltre alla retorica ed alla dialettica, i sofisti promuovono la cultura enciclopedica  (o il sapere enciclopedico).
In questo modo, vengono gettate le basi della paidéia, ovvero di un insegnamento il cui scopo è la cultura generale. 
Inoltre, secondo i sofisti, non esiste nessuna verità assoluta, cioè completamente certa.

L' educazione nel mondo greco

Studiando l' educazione che veniva impartita nella Grecia arcaica, si nota che l' ideale  etico è quello dell' areté.
Questo termine tradotto in italiano significa virtù, non soltanto nel senso morale del termine (essere buoni/giusti), ma consiste nelle capacità e nelle abilità di ognuno.
Esistono varie areté.
Ci troviamo di fronte all' areté guerriera, nel poema scritto da Omero, l' Iliade. Questa narrazione racconta l' assedio di una città in Asia Minore (attuale Turchia) da parte dei Greci, Troia.
 In questo brano gli eroi sono esempi, modelli educativi di virtù della guerra: infatti perseguono fama ed onore.
Nell' altra opera Omerica, stiamo parlando dell' Odissea, è concentrata l' aretè intellettuale. Questo poema tratta il viaggio di Ulisse, il protagonista, nel Mar Mediterraneo.
Nelle molte avventure che la figura principale ed i suoi compagni si trovano a fronteggiare, viene evidenziato il coraggio, la forza, la furbizia e l' intelligenza di Ulisse e di tutti gli altri personaggi.


La funzione educativa di questi racconti è quella di presentare esempi di virtù da imitare.

Le motivazioni

La motivazione;  ovvero l' insieme dei meccanismi biologici e psicologici che determinano l' azione, l' orientamento verso un obiettivo ed infine l' intensità della perseveranza, si differenzia in MOTIVAZIONE ESTRINSECA e MOTIVAZIONE INTRINSECA.
La MOTIVAZIONE ESTRINSECA, si ha quando un alunno si impegna nello studio per ragioni esterne, ossia per ottenere  buoni voti o avere l' approvazione da parte dei  genitori. Oltre a questi motivi, vi sono poi pure i premi, le ricompense...ecc.ecc. Ma un alunno può anche impegnarsi nello studio per evitare conseguenze spiacevoli, come ad esempio punizioni, sgridate...ecc.ecc
Possiamo perciò dire che nella motivazione estrinseca sono presenti obiettivi di prestazione.
La MOTIVAZIONE INTRINSECA, si ha invece quando uno studente si impegna nello studio spinto dall' interesse personale , dalla curiosità o dal bisogno di autosoddisfazione. Sulla base di quanto detto, lo studente accresce la padronanza in sé stesso, sviluppando così una  maggiore fiducia nelle sue capacità.
Possiamo perciò dire che nella motivazione intrinseca sono presenti obiettivi di padronanza.

Nel contesto scolastico è  fondamentale soprattutto la motivazione intrinseca, la quale garantisce un successo prolungato.
Inoltre, un ruolo molto importante è svolto dallo stato d' animo come il timore e la sicurezza. Quest'ultimi possono indurre o meno il successo.