sabato 28 gennaio 2017

Le teorie educative

La relazione educativa è una relazione sociale. La relazione educativa è l' ambiente scolastico nel quale non si pensa soltanto ad "uniformare" gli allievi, ma si pensa pure alla loro realizzazione personale. La relazione educativa deve soddisfare sia l' insegnante che lo studente, ecco perché sono "nate" le teorie educative. Le principali sono 3, la teoria  psicoanalitica, sistemica ed umanistica.
La teoria psicoanalitica è stata studiata da Sigmund Freud, il quale era medico, filosofo e psicoterapeuta. Secondo questa  teoria il gruppo classe è un campo di incontro e scontro di forze inconsce, ovvero involontarie. Lo studente inoltre può operare sul docente un transfert, cioè trasferendo sul professore le dinamiche del rapporto che ha con i genitori.
La teoria sistemica è stata trattata dalla Scuola di Palo Alto (California), ed il suo maggior esponente è Paul Watzlawick (1921-2007). Secondo la psicologia sistemica tutto è comunicazione ed il mondo psichico è un sistema, ossia una totalità nella quale il mutamento di una parte influenza tutte le altre.
L' approccio sistemico punta l' attenzione sul contesto. Quindi l' educatore dev' essere capace di saper riorganizzare la classe, deve individuare le persone-chiave o leader (sia negativi che peggiorano il clima, che positivi che invece migliorano il clima), e per ultima cosa ma non meno importante, deve essere capace di tenere sotto controllo l' ansia, stimolando l' attenzione.
Infine la teoria umanista esamina il comportamento dell' insegnante e i suoi effetti sull' alunno. Il rappresentante maggiore di questa psicologia, è Carl Rogers (1902-1987), il quale ha elaborato una forma di psicoterapia basata sul rapporto di parità tra medico e paziente, chiamando questo' ultimo "cliente". Secondo Rogers, l' insegnamento dev' essere flessibile ma al tempo stesso significativo. Inoltre l' educatore insegna ad imparare allo studente, che poi dovrà essere in grado di valutare autonomamente l' apprendimento ricevuto e perciò essere soddisfatto per i successi ottenuti.
L' educatore deve adottare 3 atteggiamenti-chiave, che sono:
1)Autenticità/congruenza
2)Considerazione positiva incondizionata
3)Comprensione empatica

giovedì 19 gennaio 2017

La Gestalt

La Gestalt, il cui nome in  tedesco vuol dire letteralmente "totalità" o "forma organizzata",  è una scuola di pensiero che si è sviluppata nel XX secolo.
Il maggior esponente è Max Wertheimer, seguito poi da Wolfgang Koehler e da Kurt Koffka.
Il metodo che viene utilizzato per lo studio della percezione è l' indagine sperimentale.
Secondo la Gestallt,  nella nostra mente si trovano schemi preesistenti che organizzano i dati.
La percezione visiva ha un ruolo creativo, è attiva. Infatti quest' ultima classifica ed interpreta le sensazioni.
Questa corrente psicologica ha individuato sette principi di raggruppamento degli oggetti con cui i nostri schemi innati collegano ed organizzano le informazioni che riceviamo attraverso l' organo della vista. I principi più importanti sono:
1)Vicinanza
2)Somiglianza
3)Continuità
4)Chiusura
5)Pregnanza
6)Buona forma
7)Esperienza passata