La motivazione; ovvero l' insieme dei meccanismi biologici e psicologici che determinano l' azione, l' orientamento verso un obiettivo ed infine l' intensità della perseveranza, si differenzia in MOTIVAZIONE ESTRINSECA e MOTIVAZIONE INTRINSECA.
La MOTIVAZIONE ESTRINSECA, si ha quando un alunno si impegna nello studio per ragioni esterne, ossia per ottenere buoni voti o avere l' approvazione da parte dei genitori. Oltre a questi motivi, vi sono poi pure i premi, le ricompense...ecc.ecc. Ma un alunno può anche impegnarsi nello studio per evitare conseguenze spiacevoli, come ad esempio punizioni, sgridate...ecc.ecc
Possiamo perciò dire che nella motivazione estrinseca sono presenti obiettivi di prestazione.
La MOTIVAZIONE INTRINSECA, si ha invece quando uno studente si impegna nello studio spinto dall' interesse personale , dalla curiosità o dal bisogno di autosoddisfazione. Sulla base di quanto detto, lo studente accresce la padronanza in sé stesso, sviluppando così una maggiore fiducia nelle sue capacità.
Possiamo perciò dire che nella motivazione intrinseca sono presenti obiettivi di padronanza.
Nel contesto scolastico è fondamentale soprattutto la motivazione intrinseca, la quale garantisce un successo prolungato.
Inoltre, un ruolo molto importante è svolto dallo stato d' animo come il timore e la sicurezza. Quest'ultimi possono indurre o meno il successo.
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